«L'idea di raccogliere in un libro i miei interventi sul Foglio pubblicati dal 2013 in poi ha più motivazioni. Pur essendo diversi i temi via via affrontati, ritengo tuttavia che esista un `filo rosso' che accomuna quantomeno la maggior parte degli articoli che ho scritto nell'arco ormai di circa dieci anni. Filo costituito, cioè, da una netta opposizione critica alla pretesa - ricorrente nella realtà politica e giudiziaria italiana degli ultimi decenni - di poter utilizzare legittimamente ed efficacemente il diritto e il processo penale per scopi di amplissima portata che, per un verso, trascendono in realtà le capacità di prestazione della giustizia punitiva; e il cui perseguimento, per altro verso, ha prodotto e può continuare a produrre l'effetto o di sovraesporre politicamente il potere giudiziario, ponendolo in aperto conflitto o in forte tensione con gli altri poteri statali, oppure ancora di caricarlo di compiti che più propriamente spettano ad attori sociali o culturali operanti fuori dalla sfera giuridico-istituzionale.»