Messina, 1977. Aurora, figlia del fascistissimo Silini, ha sin da piccola l'abitudine di rifugiarsi in bagno a studiare, per prendere tutti nove immaginando di emanciparsi dalla sua famiglia, che le sta stretta. Giovanni è sempre stato lo scavezzacollo dei Santatorre, ce l'ha con il padre e il suo "comunismo che odora di sconfitta", e vuole fare la rivoluzione. I due si incontrano all'università, e pochi mesi dopo aspettano già una bambina. La vita insieme però si rivela diversa da come l'avevano fantasticata. Perché la frustrazione e la paura del fallimento possono offendere anche il legame più appassionato. Perché persino l'amore più forte può essere tradito dalla Storia.
La recensione del libraio
Un romanzo potente a cui cedere. Una lettura del cuore che tocca nel profondo, dalle descrizioni intense di una Messina anni 70 politicizzata e confusa. Ogni singola pagina è intrisa di emozioni forti. I protagonisti Aurora e Giovanni ritratti con rara sensibilità. Il lettore non resta indifferente alla narrazione.