Il mattino del 29 settembre 1939, Diego Manzocchi, sergente della Regia Aeronautica, ruba un aereo al Duce. Dalla base di Cameri, dove presta servizio, decolla e fugge alla volta della Francia. Originario di Morbegno in Valtellina, Diego è un pilota eccellente, dal carattere ribelle e anticonformista. È affascinante e sicuro di sé, come Clark Gable, spericolato quanto l'eroe dell'aria di quegli anni, Italo Balbo. Come loro, ha un debole per le donne e la bella vita. Nell'animo rimane un "magnifico ingenuo", amante della libertà, simile in questo a uno dei grandi cantori dell'arte del volo, il papà del piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry. Ma perché si è spinto a un gesto tanto grave per un militare fascista? Perché ha imboccato la via senza ritorno della diserzione? Si dice, per inseguire una splendida donna francese, o per insofferenza a un regime di cui, in Libia, ha visto la faccia più violenta e irrazionale. Il soggiorno in terra transalpina durerà pochi mesi: all'inizio del 1940 raggiungerà la Finlandia, per arruolarsi volontario a fianco del piccolo Paese scandinavo contro l'oppressore sovietico. Dopo audaci e furiosi combattimenti, troverà la morte, quando durante una azione di guerra sarà colpito da un bombardiere e costretto a un fatale atterraggio di emergenza sul lago ghiacciato di Ikola. Questo libro, risultato di una ricerca condotta fra Italia, Francia e Finlandia e corredato di un prezioso inserto fotografico, ricostruisce la sua vita breve e intensa.
la storia di un uomo animato da un grande coraggio e da una voglia di libertà che lo porta a compiere scelte pericolose, di un amore per la vita che lo porterà a trovare la morte giovanissimo, per la difesa di una causa giusta.
Storia di un giovane che ha maturato un sentimento antifascita non a fascismo vinto e battuto, ma nel pieno del regime e da una posizione rischiosa, forse l'unico antifascista che l'italia repubblicana non ha ancora celebrato, forse perchè non solo antifascista ma anche anticomunista o semplicemente anti-qualsiai regime che opprime l'uomo e il suo diritto naturale alla vita libera.
Un bel libro, scritto con una tecnica che lo rende scorrevole ma piacevolmente intenso nel saper portare il lettore nell'animo del protagonista.
Una sapiente tecnica di flash back che lo rende quasi una sceneggiatura, di un bel film che mi piacerebbe, un giorno, vedere
Anonimo - 15/05/2007 14:22