In queste prose morali, scritte tra il 1890 e il 1892, è sinteticamente racchiusa la concezione etico-politica-religiosa di Tolstoj sui rapporti sessuali fuori e dentro la vita matrimoniale, e sui "piaceri viziosi" più diffusi nel mondo contemporaneo: l'alcool, il tabacco e le droghe. Sebbene rivolte ai suoi compatrioti, e nonostante talune punte estremistiche, le osservazioni del grande scrittore russo assumono valore universale e diventano un sentiero di riflessione da percorrere per ragionare sulla propria esistenza e su quella delle persone che ci camminano a fianco.
Lev Nikolaevic Tolstoj nasce a Jasnaja Poljana, in Russia, il 9 settembre 1828 da una famiglia di tradizioni aristocratiche, appartenente alla vecchia nobiltà russa.
Questa condizione influenzerà tutta la sua esistenza: da un punto di vista positivo perché avrà opportunità che altri non avranno, ma anche da un punto di vista negativo perché lo distinguerà dagli altri letterati del suo tempo da cui si sentirà spesso escluso.
La madre morirà quando lui avrà solo due anni e dopo