Ida Maria Manara fa rivivere tra le pagine di questo libro i ricordi della sua infanzia e della prima giovinezza, quelli che hanno definito la sua identità e il mondo che la circondava. La memoria, "come un pozzo", li riporta a galla, anche se la vita ha condotto l'autrice lontana dalla sua solida terra d'origine, da Figino Serenza (in Brianza), all'affascinante Sicilia (ad Aci Castello). Impossibile dimenticare le proprie radici, gli affetti cari e i luoghi attraversati, le tradizioni e i costumi, gli aneddoti bizzarri e le monellerie, i profumi e i sapori che emergono da racconti dolci, simpatici o che stimolano la riflessione. Impossibile anche cancellare dalla memoria l'orrore della seconda guerra mondiale, la paura, la fame e il freddo. Con il cuore colorato dalle sfumature verdi della sua Brianza del passato e da quelle azzurre della Sicilia del presente, l'autrice descrive intensamente ciò che i suoi occhi di bambina hanno osservato, l'amore per i suoi genitori, per un'amica speciale, per la sua "Isola Felice", per un'epoca in cui si era più ricchi pur essendo poveri e in cui vi era una forte speranza del futuro. L'opera è una preziosa testimonianza per tutti i lettori e un dono speciale per la famiglia di Ida Maria.
I ricordi, suscitati da situazioni attuali, sono commoventi, alcuni, e non trascendono mai nel lacrimoso; altri sono permeati da un umorismo contenuto e raffinato per una ironia leggera e ben dosata, così da essere anch'essi commoventi, come Gli stivali.
La narrazione è chiara e coinvolgente, la prosa scorrevole è fresca ed efficace. Alcuni passi, brevi ed intensi, tra i flashes, sono autentiche liriche.
La Storia, che fa da quinta alle vicende narrate, con gli eventi del Fascismo, della guerra, dell'immediato dopoguerra, si rivela un racconto parallelo intrecciato a quello dei ricordi. La quotidianità di quel periodo è ben rappresentata e se ne riceve un quadro lucido delle difficoltà, delle gioie, dei dolori della gente, senza cadere nel retorico.
I primi due titoli, La memoria e Sensazioni d'Infanzia sono da considerare come una prefazione, che coinvolge ancora prima di iniziare la lettura dei ricordi.
Un libro i cui capitoli sono come le ciliege, uno tira l'altro; un libro che non si smetterebbe di leggere prima di arrivare all'ultima pagina.
angelorum - 02/12/2022 19:53