Chi oggi intenda affrontare l'avventura sempre straordinaria della lettura di Dante deve prima di tutto tenere conto che l'opera del maggiore scrittore europeo del Medioevo ha costituito attraverso i secoli una sorta di "memoria testuale", ovvero un serbatoio di immagini, riflessioni, intrecci, caratteri, che nutrono il pensiero, la letteratura, il linguaggio, fino alla nostra contemporaneità . In questo libro Luigi Tassoni mette in luce alcuni momenti cruciali di questa nostra "memoria": ci parla, fra l'altro, dei silenzi nel e del discorso dantesco, del sapere degli specchi nel racconto della Commedia, della funzione narrativa della memoria nell'opera e nei suoi lettori più coinvolti, fra Petrarca, Ungaretti ed Eliot.