Nel giardino di una casetta rossa, nella quieta campagna dei dintorni di Helsinki, un'esile vecchietta sta annaffiando la sua aiuola di violette. Le rondini volteggiano cinguettando, i calabroni ronzano, un gatto sonnecchia sul prato. Ma l'idillio, ahimè, è solo apparente: la vita tranquilla di Linnea Ravaska, ottuagenaria vedova di colonnello, è avvelenata da una banda di malfattori che piomba ogni mese dalla capitale per estorcerle la pensione. Lo snaturato nipote Kauko e i suoi degni accoliti non si accontentano di derubarla, ma devastano tutto quanto si trovano davanti, torturano il gatto, picchiano per gioco, saccheggiano, sporcano, distruggono, senza che Linnea osi ribellarsi, fino al fatidico giorno in cui il troppo è troppo.
E' il primo libro di Paasilinna che leggo. Sono partita un po' scettica, le prime 20 pagine mi sembravano assurde poi il romanzo mi ha catturato. La sua ironia grottesca diventa qualcosa di cui non si può più fare a meno, sono arrivata alla fine della storia e avevo ancora voglia di vivere con la buffa Linnea nuove avventure. Un genere un po' particolare ma veramente forte!
I veleni della dolce Linnea
Anonimo - 15/02/2005 14:32
4/
5
Proprio bello: ironico, simpatico, con qualche tocco diabolico ;-)
Il personaggio di Linnea è impareggiabile, con la sua visione del mondo e dei giovani, la sua indipendenza ed una grinta che non molti hanno. Finale eccezionale.
Uno dei migliori risultati di Paasilinna
Anonimo - 14/09/2006 14:56
Anonimo - 15/02/2005 14:32