Accusato di essere un antiproletario al soldo dei "nuovi borghesi", e sottoposto a un fuoco concentrato di critiche e umiliazioni (erano gli anni cupi dello stalinismo), Bulgakov dedicò gli ultimi anni della sua vita alla stesura di questo grottesco, ferocemente satirico, metafisico, esilarante capolavoro. La riscoperta de "Il Maestro e Margherita" avvenne solo intorno al 1960, ma il successo, sia in Unione Sovietica sia in Occidente, fu immediato e sbalorditivo. Era nato uno dei miti letterari del nostro tempo. Introduzione di Giovanni Buttafava.
I romanzi da leggere io li divido in tre categorie: le narrazioni senza infamia e senza lode, quelle belle che ci emozionano ed infine quelle magiche che ci trascinano tra le pagine del romanzo facendoci vivere direttamente le storie narrate e facendoci riscoprire, per sempre, qualcosa dei personaggi della storia dentro di noi. Questi ultimi romanzi vengono , di diritto, annoverati tra i capolavori della letteratura, e sono questi i "manoscitti che non bruciano". Mai.
alessandro cascone - 26/12/2015 10:33