Nell'anno del Signore 1177 si compie un prodigio di cui si parlerà a lungo tra i seguaci di Maometto. Saladino, l'uomo che ha giurato di liberare Gerusalemme dagli invasori, sta per morire per mano di una banda di briganti, quando la salvezza gli giunge da una direzione inaspettata: Arn Magnusson, il temuto templare, uccide i banditi e salva Saladino senza rendersi conto dell'ironia del suo gesto. Arn ha 27 anni ed è già veterano tra i crociati. Nei dieci anni trascorsi da penitente in Palestina, Arn ha imparato molto e ora è a capo della guarnigione di Gaza con l'incarico di mantenere la legge nella zona. Nel frattempo in Svezia l'amata Cecilia ha partorito il loro bambino che viene allevato dallo zio paterno di Arn.
Che trilogia (poi tetralogia) straordinaria.
Questo secondo volume è perfino migliore del primo. Altrettanto scorrevole e con una trama ancora più avvincente e più ricca di azione.
Arn sconta la sua lunga penitenza, maturando e migliorando molto come personaggio. Leggere di lui, delle sue gesta, i suoi dialoghi, è un vero piacere.
Un piacere inserito in unambientazione molto diversa da quella del primo libro, sempre bellissima e dettagliata ma ancora più accattivante. Lautore delinea magnificamente il Regno di Gerusalemme, i suoi rapporti e gli scontri con il mondo mussulmano dellepoca, fino alla fatidica battaglia di Hattin. Lunica pecca è come viene descritte la corte del regno, certo verso la fine era instabile ma non ai livelli del libro.
Gli ordini monaco-cavallereschi rivestono un ruolo decisivo, nella trama quanto nelle vicende narrate. I templari in particolare, e in misura minore gli ospitalieri, vengono descritti in modo minuzioso e accurato, prendono in esame la loro organizzazione e il loro addestramento.
La storia di Arn sintreccia con molte figure di rilievo, positive e negative, protagoniste degli eventi che in quegli anni caratterizzano la Terrasanta. E tra tutti questi quello che rimane più impresso è sicuramente Saladino, il grande condottiero mussulmano che sbaragliò i cristiani e mostrò pietà per gli sconfitti.
Il libro però porta avanti anche la storia di Cecilia, anchessa condannata ad anni dingiusta punizione. E sebbene i suoi capitoli non contengano molta azione sono intriganti quanto quelli del suo amato e molto più pieni di sofferenza.
Attraverso di lei si può dire che il lettore resta in contato con la Svezia, dove, mentre cristiani e saraceni si scontrano per Gerusalemme, continuano le lotte tra gli Erik e i Folkung da un lato e gli Sverker dallaltro. E inoltre vengono presentati nuovi personaggi, tra i quali spicca Cecilia Blanka.
La tormentata storia damore tra Arn e Cecilia è molto coinvolgente, per tutto il tempo la loro separazione ti fa agonizzare.
Alessandro - 05/09/2018 15:16