Nel maggio 2010 l'Inter, in 17 giorni, vinse - nell'ordine - Coppa Italia, campionato e Champions League: il triplete, nessuna squadra italiana c'era mai riuscita. Il leggendario filotto dell'Inter di Mourinho è stato un po' anche nostro, di noi tifosi, tutti, singolarmente e in nome
collettivo, trascinati da dodicesimo uomo nel tritatutto di una stagione indimenticabile. Fu l'impresa di una squadra straordinaria ma anche il percorso corale dei suoi sostenitori. E l'esperienza personale di ognuno di loro. Questa, per esempio - tra partite in tv e allo stadio, lunghe sedute al pub, due maratone corse, turbe comportamentali, eventi soprannaturali e trasferta a Madrid - fu la mia.