Un libro in forma di dialogo nato dall'interesse di Nasio per l'approfondimento di uno dei concetti più importanti che Françoise Dolto ha introdotto nella psicoanalisi, e cioè l'immagine inconscia del corpo, un lato in ombra, che si è formato nelle relazioni primarie: a partire da quello con madre e poi a seguire con tutti gli altri individui con cui il bambino entra in relazione. Questo lato si incrocia più o meno felicemente con il corpo materiale come la trama si incrocia con l'ordito. La Dolto ricorre, nelle sue risposte, a una varietà di esempi clinici di come bambine e bambini, in difficoltà per una scissione troppo forte tra corpo inconscio e corpo materiale, abbiano trovato poi nella pratica analitica le parole per esprimere il loro desiderio. Questa oggettivazione ha la capacità di riannodare inconscio corporeo e corpo proprio, e quindi pacifica il conflitto e permette al bambino di aprirsi al movimento desiderante. E appassionante seguire la Dolto nella sua pratica con i bambini: sa dare loro ascolto attraverso il suo lato inconscio, sa dare parole per esprimere la loro verità.