Il bequadro è un segno musicale, e qui è anche la freccia segnaletica di una formazione culturale, nel senso che Marta Campagna, giovanissima, dalla miniera sterminata della musica ha preso linfa per la sua crescita artistica e per il suo libro d'esordio. I suoi copiosi debiti con la musica sono citati nella nota finale dei "Ringraziamenti",dove sono elencati anche i suoi variegati e non meno importanti amori letterari che svariano dalla prosa popolare di Nicholas Sparks alle vertigini leopardiane, dalla poesia sottile di Emily Dickinson a Topolino. Su questo retroterra musicale e letterario, che rivela una ascoltatrice appassionata e una lettrice famelica, Marta ha condotto un lavoro di ricerca artistica che include anche una ricerca della propria identità. Ne è venuta fuori un'opera che non è un romanzo, quanto piuttosto un'alternanza di voci e situazioni al centro delle quali c'è la diciottenne Cloe, che vive a Nashville con la madre, la sorella e la propria battaglia per evitare le strade già tracciate. Momenti alla giovane Holden, passione di vivere, vuoto esistenziale, canzoni, rabbia. Con tutto questo, e con altro ancora, Marta Campagna edifica un mondo giovanile in cui riesce a scansare il rischio del patetico e dove il linguaggio spiccio e "duro" si ferma un attimo prima di diventare maniera. Marta sa già maneggiare con disinvoltura il linguaggio e ha una svelta perizia nei dialoghi. Si sente che ha molto da dire, perciò aspettiamo di nuovo la sua voce, ancora più alta e più matura.
Giampiero Cinque - 13/10/2021 16:46