Cammino di Santiago. Quasi mai le motivazioni che inducono a partire si realizzano nell'effettivo bagaglio di valori intimi e relazionali di cui si torna arricchiti. Che grande sorpresa!
Concreta e reale, l'Autrice narra il tragitto fisico e interiore percorso col figlio durante il mese di luglio 2020. Il racconto si dipana tra le certezze, dubbi, compromessi, successi, insuccessi, alti e bassi che le guidavano la vita a casa e la visione che via via ha preso la sua esistenza attraverso quel Cammino esperienziale. Emozioni, sensazioni, nuovi punti fermi, capacità di accettare e accettarsi. Lo stupore per la stessa relazione permeante col figlio che ha consentito all'Autrice di evitare, se non addirittura di rialzarsi da un baratro oscuro.
La narrazione non vuole realizzarsi in una guida pratica, piuttosto consiste nella volontà di donare questa esperienza così totalizzante, queste sensazioni e nuove considerazioni, essenzialmente personali e soggettive, ma tali da sconvolgere la scala dei valori e mutare in meglio una esistenza.