Agilulfo, paladino di Carlomagno, è un cavaliere valoroso e nobile d'animo. Ha un unico difetto: non esiste. O meglio, il suo esistere è limitato all'armatura che indossa: lucida, bianca e... vuota. Non può mangiare, né dormire perché, se si deconcentra anche solo per un attimo, cessa di essere. Una storia ambientata nell'inverosimile medioevo dei romanzi cavallereschi, ma vicina più che mai alla realtà del nostro tempo. Età di lettura: da 11 anni.
Il cavalieri inesistente è una lettura carina e scorrevole, con unambientazione molto ampia e varia, quasi fiabesca.
È unopera ovviamente allegorica, di pura fantasia, ricolma di scene tanto improbabili da essere comiche (come luso di traduttori nel pieno della battaglia per capire gli insulti del nemico).
Vi sono molti personaggi, alcuni dei quali ben approfondii, alle volte interessanti, perfino divertenti, ma nessuno eccezionale. La trama, sebbene ricca, non può certo dirsi complicata, anche se alla fine rivela qualche aspetto più... intrecciato.
Il fondamento di questo testo è la contrapposizione tra essere e apparire. Limportanza di avere un contenuto vero, sostanziale, non limitato a una nobiltà apparente. Fondamentalmente lo capisco, ma la scelta dellambientazione, la connotazione negativa dei paladini di Carlo Magno (in realtà grandi guerrieri) è volutamente provocatoria, dovuta ai pregiudizi di certe persone verso una realtà che condannano perché per loro inaccessibile (in realtà quasi inaccessibile).
Essenzialmente è un libro carino, con qualche momento abbastanza interessante, ma non mi ha intrigato granché. Il mio voto è tre stelle e mezzo.
Il cavaliere inesistente
Valentina Bertani - 15/10/2013 13:00
5/
5
Mi sono avvicinata al libro un po' scettica, ma pagina dopo pagina mi ha preso. Calvino è bravissimo a rielaborare sul tema del ciclo carolingio e ho colto anche allusioni ad Ariosto, a Boiardo, alle Mille e una notte.
Mi è piaciuta soprattutto la rivelazione finale.
Inoltre qua e là nel libro compaiono alcune riflessioni sulla scrittura davvero belle.
Il cavaliere inesistente
atena72 - 31/05/2013 04:13
5/
5
La lucida armatura di Agilulfo è bianca come l'onore del nobile cavaliere che, per conservarlo, dovrà superare ostacoli e prove, come nella migliore tradizione. Ed il suo valore e la sua maestria saranno tanto notevoli e profonde, quanto evanescente ed eterea è la sua natura, la cui fisicità è indissolubilmente legata alla vuota armatura che si porta dietro. Pur non esistendo concretamente, Agilulfo suscita il più grande degli amori e il più grande degli odii. Al punto che, sembra molto più concreto lui, dei suoi superficiali e vanitosi commilitoni. E fino alla fine lotterà, per affermare la superiorità della nobiltà del suo animo e della sua esistenza.
Alessandro - 11/06/2018 21:41
Valentina Bertani - 15/10/2013 13:00
atena72 - 31/05/2013 04:13