Terza raccolta di racconti di Buzzati (apparve nel 1954, dopo I sette messaggeri e Paura alla Scala), Il crollo della Baliverna evidenzia due dei temi fondamentali dello scrittore: il gioco del destino e delle coincidenze che imbrigliano l'uomo senza lasciargli scampo e la dimensione religiosa - sempre presente anche quando non è esplicitata nell'opera buzzatiana - intesa non come "fede", ma come unica possibilità per penetrare il mistero dell'essere. In questi trentasette racconti l'autore dà voce alle contraddizioni umane, alle infinite sfumature della libertà del singolo, senza trascurare l'influenza di altre potenze: con la sua complessa intuizione fantastica, arriva così a sondare la realtà in tutto il suo spessore.