"Il cuore in una stanza" è un romanzo scritto nel 2020, anno caratterizzato dalla grande emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19. Durante il 2020 non si è fatto altro che parlare di questo nuovo virus e ascoltare gli esperti in virologia. Nessuno però si è preoccupato di chiedere agli adolescenti come stessero in quel periodo orribile che stava portando via gli anni più belli e spensierati della loro vita. Nessuno si è preoccupato della loro salute mentale. Ed è proprio così che, dalle riflessioni di Gaia, una ragazza di 16 anni, nasce "Il cuore in una stanza". Un romanzo che ha a cuore temi attuali ed importanti: la violenza, il dolore, l'amore, la vita e l'adolescenza. Questo libro, da molti visto come flusso di coscienza lungo 130 pagine, è la dimostrazione che le nuove generazioni non sono "da buttare" ma che ci sono ragazzi che, come Gaia ha fatto a soli 16 anni, hanno avuto il coraggio di seguire i propri sogni anche durante situazioni spiacevoli e difficili come quelle proprie del 2020. "Il cuore in una stanza" è consigliato sia agli adolescenti che, leggendolo, capirebbero di non essere stati i soli ad aver provato brutte sensazioni durante il periodo di lockdown, sia agli adulti (genitori, insegnanti, psicologi, etc) che, leggendolo, capirebbero finalmente come gli adolescenti del 2020 si sono sentiti in quel periodo opprimente. Questo romanzo potrà anche essere anche un ottimo strumento per chi, fra le generazioni future, avrà voglia di indagare sul modo in cui una semplice 16enne viveva le sue giornate nel 2020, incastrata fra le mura della sua stanza e seguendo le lezioni in DAD.
Non lasciare mai che ciò che hai intorno smetta di affascinarti. Queste parole formano il colophon del libro di Gaia Tamburello Il cuore in una stanza. Lo scrittore non ha infatti bisogno di descrivere eventi eccezionali per mostrare le sue doti. E Gaia ha scelto di parlarci della sua vita di ragazza sedicenne descrivendo più degli avvenimenti i pensieri e le riflessioni che le sono sorti in questo 2020 così speciale e così angosciante per tutti noi. Le città chiuse e deserte, il distanziamento, le mascherine, le passeggiate permesse solo col cane, gli spettacoli del presidente del consiglio che parla in televisione, da seguire a tutti i costi. E quel 4 maggio in cui si possono rivedere le persone E un libro intimo, fatto di pensieri, che non sono da ragazzina, ma da persona adulta. Pare quasi impossibile che alla sua età abbia fatto tutte queste esperienze sentimentali. La strada della donna, la sua lotta contro i pregiudizi comuni, lamore, la condivisione sono motivi portanti delle sue riflessioni. Molti ragazzi hanno sofferto, lo sappiamo, durante questa pandemia, e ne fanno stato i ricoveri nei reparti psichiatrici. Anche Gaia avrà sofferto, e ne parla, ma ha saputo trasformare le restrizioni e lodiatissima DAD in esperienza esistenziale da cui trarre fiducia per il futuro e gioia per le piccole cose comuni che sono il sale della vita. Il tutto descritto con uno stile semplice e comunicativo. Gaia, coraggio, aspettiamo altri tuoi libri!
Renato Delfiol - 30/09/2021 09:56