Racconta dello spigoloso impiegato alle Ferrovie dello Stato Andrea Marcocci, macchinista uomo violento e dedito al vino, la cui intransigenza, miopia e frustrazione rischiano di rovinare la propria famiglia. Andrea condiziona l'esistenza della rassegnata moglie Sara , della bella figlia Giulia del figlio Marcello, uno scavezzacollo, e del piccolo Sandrino, ma proprio da quest'ultimo verrà quella generosità e quella genuinità che recupereranno all'umanità il protagonista. Sullo sfondo di questo dramma individuale e familiare, c'ÿ l'Italia del proletariato italiano degli anni Cinquanta, le lotte sindacali ed una certa, scolastica, epopea degli umili.