Forse non tutti sanno che l'astragalo è un ossicino del piede. Un piccolo osso bastardo che se non funziona, o peggio, se si rompe, sono dolori seri perché si rischia di restare zoppi. Avete già capito che a quell'ossicino è successo qualcosa, probabilmente qualcosa di spiacevole. Per saperne di più bisogna leggere questo nuovo libro di Alberto Paleari, guida alpina che ama raccontare storie, naturalmente autobiografiche, e pubblicare articoli anticonformisti sulle riviste specializzate. Questo nuovo libro che contiene una dozzina di racconti rievoca episodi, vicende e personaggi che ridestano questioni per nulla scanzonate che appartengono alla professione di guida alpina, ma anche alla nostra condizione umana. Come altri mestieri, e certo più dei mestieri "normali", quello della guida di alta montagna può cogliere l'intensità della vita e il limite della morte.
Non lascia segni indelebili nell'animo del lettore (ma forse l'autore non aveva questa pretesa). In compenso regala due ore di piacevole intrattenimento a chi ha dimestichezza con l'andar per monti ed è in grado di immedesimarsi con lo sguardo visionario e i pensieri ossessivi dell'alpinista. Per tutti gli altri lettori una finestra aperta su un modo di esistere. Prosa sempre valida, dai tempi del viaggio di Oreste.
Giampiero - 02/09/2007 18:20