L'autore ripercorre una vicenda di profonda diffamazione subita, mettendo in luce ipocrisie ed ignoranza. Ci dona un racconto sentito, invitandoci a cercare sempre il bene. "Non solo affinché dell'ingiustizia resti scritta la memoria, ma perché si sappia l'ingiustizia. Solo così l'ingiustizia potrà acquisire un valore pasquale: Pasqua, dall'aramaico pasha, che corrisponde all'ebraico pesach e da cui si è sviluppato il latino pascha(m) passando attraverso il greco páscha. Passaggio in tutti i sensi, attraverso le lingue antiche e "passaggio" come significato della parola Pasqua, andare oltre, saltare. Andare oltre non vuol dire ignorare, non vuol dire non considerare; vuol dire prendere consapevolezza che il male esiste per decidere di non lasciarsi schiacciare da esso. Ma il male non è mai qualcosa di vuoto. È gravido della luce di Pasqua. Chi confida in Dio e nel suo immancabile Amore, scopre, con immenso stupore, ch'Egli ogni volta riesce a fare meraviglie nella nostra vita, trasformando anche il male da noi vissuto o subito, in un Bene assolutamente Prezioso e inimmaginabile".
E' un libro che riporta tutto il dolore di una storia vera, la sofferenza di una persona che viene tradita dai "suoi"....accostarsi a questo libro vuol dire avere un cuore aperto all'ascolto anche di cose scomode che la Chiesa alcune volte nasconde ma sicuramente autentiche, vissute; vuol dire rompere la facciata del perbenismo e aprirsi alla verità dura e cruda con la consapevolezza che nonostante tutte le brutture, i tradimenti e le piccolezze umane della vita abbiamo un Dio che non ci tradisce mai e che è sempre pronto a tenderti la mano e stringerti in un abbraccio consolatorio. L'amica "protestante"
Piero Poggi - 29/01/2023 12:02