L'ostacolo insormontabile contro il quale si sono infranti i tentativi degli economisti di affrontare e risolvere i problemi economici dell'arte e che li ha costretti alla ritirata dopo il tentativo inglorioso di salvare la faccia promovendo l'arte a "merit good", è la mancanza totale di conoscenze estetiche. Il problema sembra insolubile: come può l'economista dotarsi di conoscenze estetiche illimitate e poi: come può usarle in modo professionale, scientifico, in totale autonomia? In questo saggio si propone una soluzione del problema, costruita grazie a un'innovazione propiziata dal Caso, sviluppata nel corso degli ultimi vent'anni: l'economista può finalmente, in piena autonomia dalle discipline estetiche, dotarsi di un apparato epistemologico, estetico, critico e pedagogico completo, ed è in grado di utilizzarlo professionalmente, non da dilettante; può così affrontare e risolvere i problemi economici dell'arte, che sono problemi di marketing ed economia industriale.
L'approccio generale all'economia dell'arte da parte di un ricercatore deduttivo. Una teoria generale alla fine di un lungo percorso di ricerche empiriche del perchè l'arte non vende, del perchè è stata male interpretata, e del come potrebbe ricominciare ad essere anche un affare.
Anonimo - 26/01/2009 18:59