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Il Mulo è un giornalista che ha perso il lavoro a causa della crisi economica. Improvvisamente povero, preoccupato per il futuro della figlia che sta per nascere, decide che l'unico modo per provvedere alla sua famiglia è trasportare marijuana attraverso gli Stati Uniti. Presto arrivano i soldi. E subito dopo uno tsunami di guai.
Questo succede quando alcune persone si trasformano in muli. Tranquilli, non è un'allucinazione né una mutazione genetica: 'il mulo', in gergo, è chi trasporta la droga dal fornitore allo spacciatore. Chi ha, insomma, una solida attività di "import-export di spezie", come risponde ogni mulo che si rispetti alla fatidica domanda "di cosa ti occupi?" Il tipico mercante di spezie ce lo descrive l'autore: "il corriere medio è un maschio trentaduenne, disoccupato, spesso con una storia di precedenti penali e infrazioni stradali alle spalle, al volante di un veicolo non intestato a lui." La situazione economica durante la Grande Recessione - la storia di D'Souza si svolge tra il 2006 e il 2009 - è drammatica. James Lassater, giornalista free lance, ha perso il lavoro. La moglie Kate anche. Non solo: "Qualche giorno prima di Natale, mentre faceva la spesa da Whole Foods, Kate annusò l'odore del salmone nel reparto pesce, corse fuori e vomitò". Così, con la nascita della piccola Romana, le esigenze economiche della coppia si fanno ancora più pressanti. E James, mulo novizio, trasportando marijuana scopre che la droga più irresistibile di tutte è il denaro. Soldi soldi soldi soldi soldi e ancora soldi, James non riesce a smettere di accumularli anche quando ne possiede decisamente a sufficienza, facendosi invischiare nel giro dello spaccio. Ancora una volta e poi smetto - si ripete in continuazione mentre viaggia da un capo all'altro degli States con l'auto rigorosamente a noleggio e carica di erba. Ma oltre al denaro anche l'adrenalina pura prodotta dalla vita on the road dà assuefazione. Niente a che vedere con la mistica di Kerouac e della beat generation: anche qui si vive sulla strada, però non si vagabonda alla ricerca di se stessi o del Dharma. Qui si va alla ricerca del dio Denaro, guaritore di tutti i mali del mondo. La droga è solo un dettaglio. "Non lo capisci che mi sento maledettamente sola?" "Vuoi che ti compri qualcosa, Kate?" "Il mulo" è un romanzo a due facce (dotato di ingegnoso colpo di scena finale). Da una parte è un avvincente e attendibile manuale per aspiranti spacciatori. Dall'altra è unmanuale, altrettanto avvincente e attendibile, per capire come rischiamo di diventare. "Corri forte e scartali tutti" è la frase scaramantica che si dicono i corrieri della droga prima di ogni viaggio. E se noi invece cominciassimo a dirci: "Cammina piano e parla con tutti?"
Rossella Calabrò)
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