"Il Piacere" è il primo dei tre Romanzi della Rosa di D'Annunzio, pubblicato nel 1889. La "rosa" allude alla voluttà, tema comune ed esplicito di tutti e tre i romanzi. Al centro del libro la figura di Andrea Sperelli: un conte, elegantissimo, circondato dal lusso, alto di statura, poeta e acquafortista di soave sensibilità. Abbandonato nel colmo della passione dall'amante. Elena Muti, egli cerca di dimenticarla svolazzando di fiore in fiore. Diventa così l'amante di una donna dall'inclinazione decisamente spirituale, Maria Ferres. Ma le due donne in realtà si somigliano, se non altro fisicamente. Il conte arriva a sfogare su Maria la libidine che ancora gli desta il ricordo della prima amante, fino al momento in cui non gli sfuggirà uno scambio di nome che renderà evidente il vero oggetto della sua passione. Il romanzo più riuscito e giustamente più famoso di D'Annunzio, accompagnato da un rigoroso apparato critico. Postfazione di Simona Micali.
"Il piacere" è un romanzo difficile, perchè talvolta noioso, ridondante di raffinate descrizioni, di termini desueti e troppo ricercati, perchè lontano dal nostro tempo e dai nostri costumi, ma non così dalle nostre coscienze, dai nostri desideri, dalla nostra natura di esseri umani lacerati dalle passioni, dalle menzogne e dalla malinconia di una primigenia purezza. E' il romanzo di un grande d'Annunzio che colla forza della sua nobile penna ci tiene attaccati alla pagina fino alla fine, raggiunta la quale ci saremo resi conto di aver letto un capolavoro della letteratura italiana.
Edoardo Filippo Valente - 07/07/2020 21:42