L'ultima avventura di Casanova, un feroce scontro tra Amore e Morte. «Nel Ritorno di Casanova il filo dell'avventura non si allenta mai, si indugia o si precipita negli eventi e la tensione è sempre alta, l'attesa non va mai perduta, e la calma delle pagine è sovrana» (Alfredo Giuliani)
E un breve romanzo che racconta le ultime avventure del famoso latin-lover, ormai cinquantatreenne, che si invaghisce di una giovane ventenne, che sembra non provare alcuna attrazione per il sesso e interessarsi unicamente ai suoi studi matematici. E il classico topos della donna desiderata in quanto non facilmente raggiungibile: Casanova utilizza un espediente per introdursi nel suo letto, ma questo gli fa perdere il suo sex-appeal e mina la sua fama di amante. Egli, tuttavia, crede ancora di essere nel pieno della sua giovinezza, allorché nessuna donna poteva resistergli: si illude che la vecchiaia non possa toccarlo e possa condurre la sua vita di amante a qualsiasi età.
Nel delirio della sua presunta onnipotenza, egli immagina il suo futuro ancora fulgido e ricco di donne e piaceri edonistici: non vede perché il suo fascino dovrebbe diminuire. Pur accorgendosi in maniera fuggevole di essere mortale e, quindi, soggetto allinvecchiamento, scaccia dalla sua mente questo pensiero, volgendo la sua attenzione alle conquiste che ancora dovrà fare.
Il libro è scritto in maniera semplice e vengono privilegiati i pensieri del protagonista, alternati ai dialoghi con gli altri personaggi.
In definitiva, è un romanzo che offre spunti di riflessione sulla caducità della vita e sulla difficoltà che ha qualsiasi persona nellaccettare lo scorrere inesorabile del tempo.
Il ritorno di Casanova
Anonimo - 04/11/2002 14:41
5/
5
Un libro amaro, amarissimo, vicino come atmosfera al Casanova di Federico Fellini, anche se questo romanzo si muove su un piano completamente realistico. Ormai Casanova è l'ombra di quello che fu, un ombra che lo perseguita, che non gli fa accettare quello che è ora, un uomo ormai anziano, che solo con l'inganno può aspirare alla giovane desiderata. Ma quest'ombra ha una grandezza decadentista che è impossibile non ammirare, con un eroe non più eroe che comunque vince, ma è una vittoria amara e crudele, peggio di una romantica sconfitta.
GG - 10/11/2006 18:09
Anonimo - 04/11/2002 14:41