Opera finalista al Premio 1 Giallo x 1.000 terza edizione
Il rogo di Viareggio del 17 Ottobre 1917 avviluppa nelle sue spire di fuoco la vita del carabiniere Coscini, ucciso non dalle fiamme, ma da feroci assassini. Dalle sue ceneri nascono le indagini del tenente colonnello Andrea Uberti, che non crede neanche per un attimo alla natura accidentale dell'incendio. Si addentrerà nei traffici di nobili e funzionari corrotti, che non esitano a uccidere pur di farla franca. Non è un periodo qualsiasi, la grande guerra brucia vite e destini e le trame del rogo di Viareggio si intrecciano con quelle del fronte. La vita di Andrea Uberti è in pericolo non per colpa del nemico, ma di vigliacchi che agiscono nell'ombra. L'epilogo sarà solamente a guerra finita, in una Libia sempre in guerra, allora come oggi. Andrea ne esce un uomo profondamente diverso, ferito, disilluso e privato del futuro con la persona che ama.
Le vicende si svolgono nel periodo tra il 1910 e il 1918 in varie parti della Toscana e anche fuori: allinizio disorientano un po il lettore, perché il protagonista deve risolvere progressivamente dei casi non collegati tra di loro, come una sorta di racconti con lo stesso attore principale, il tenente colonnello Andrea Uberti. In seguito prende il sopravvento il caso che riguarda il rogo di Viareggio e partono le indagini per scoprire il colpevole e lassassino della persona rimasta coinvolta. La trama è articolata e implica pesantemente e privatamente il protagonista, che rischia più volte la vita e anche peggio; la lettura è abbastanza coinvolgente, anche se il ritmo non è sempre costante. Le descrizioni, visto anche il periodo in parte di guerra, sono molto accurate e senza errori; il finale è ben fatto, nonostante sia abbastanza cruento. Nel complesso è un buon giallo.
Ettore Leandri - 28/06/2021 22:46