Scritto tra la fine del 1829 e la prima metà del 1830, Il rosso e il nero è il secondo romanzo di Stendhal. L'autore ne corregge le bozze durante le giornate della Rivoluzione di luglio, che liquida la Restaurazione e inaugura la monarchia borghese di Luigi Filippo. Di questo passaggio cruciale Stendhal restituisce con fedeltà lo spirito, muovendo dalla realtà della provincia per approdare a Parigi, dove da sempre si annodano e si sciolgono i destini politici della Francia. Qui Julien Sorel, giovane avventuroso, romantico e calcolatore, sfida se stesso e la società che vorrebbe conquistare: i suoi amori travolgenti e la sua arida sete di dominio, che di volta in volta gli consentono di affermarsi pur portandolo alla distruzione, sono i segni distintivi di una letteratura che sa misurarsi con le piú profonde contraddizioni dell'animo umano.
Completano il volume una nota introduttiva di Emilio Faccioli e la cronologia della vita e delle opere.