Chi guarda e ama la serie tv True Detective per il suo incrocio stupefacente tra classico cop show ed echi di soprannaturale non può non domandarsi dove il suo scrittore, Nic Pizzolatto, abbia preso i forti riferimenti letterari seminati lungo le otto puntate: infatti è una serie tv che si fa cinema attraverso la letteratura, strada coraggiosa e finora inesplorata. È R. W. Chambers la fonte principale, scrittore americano che nel 1895 pubblica una raccolta dove, tra diversi racconti di stampo fantastico tradizionale, ne infila quattro che fanno riferimento a un mitico Re in Giallo, portatore di devastazione e pazzia per le rivelazioni di orribili verità sulla vera natura dell'universo. È l'inizio di quello che verrà chiamato con H.P. Lovecraft, suo grande ammiratore, orrore cosmico. Ma sarà fonte di ispirazione anche per Raymond Chandler, Neil Gaiman, George R. R. Martin e una miriade di altri scrittori di culto come Thomas Ligotti. Dei quattro racconti è il Segno Giallo quello che porta i tratti più inquietanti e riconoscibili nella serie tv: il segno misterioso appunto, l'orrore indefinito, l'inspiegabile soprannaturale, in un crescendo verso un finale terribile. Ma le ispirazioni di True Detective non finiscono qui perché il luogo simbolo di tutta la storia, quell'oscura Carcosa, arriva a Chambers e dentro il racconto televisivo attraverso un altro scrittore americano, Ambrose Bierce, che nel 1893 pubblica il racconto che gli dà nascita e anch'esso qui incluso. Hai trovato il Segno Giallo? E chi è quell'oscura presenza che va sotto il nome di Re in Giallo? E dove si trova Carcosa? Sono le domande che girano intorno a uno dei racconti macabri più affascinanti dell'ottocento, giustamente oggi riscoperto. Edizione bilingue, in italiano e in versione originale inglese.