Chicago. James, agente speciale dell'F.B.I., investiga assieme alla collega Sarah su un caso davvero complesso. Una corsa contro il tempo, dove una serie di bizzarri omicidi minaccia la sicurezza della collettività. Un viaggio ricco di colpi di scena, dove i protagonisti si troveranno ad inseguire una scia di morte che li condurrà ad un inquietante epilogo.
Questo libro mi è piaciuto molto perchè lo scrittore va sempre dritto al sodo senza perdersi in descrizioni lunghe e superflue, mentre invece si concentra nella descrizione dettagliata della scena del crimine; in questo modo il lettore è come se venissie risucchiato e non può fare a meno di delineare nella propria mente l'immagine del corpo straziato delle vittime, ... agghiacciante! Trama originale, dove nulla è scontato, un libro con un ritmo serrato, quindi difficile staccarsi quando lo si inizia a leggere. Secondo me è esattamente quello che ci si aspetta da un Thriller con la "T" maiuscola. Il finale non ha nulla di scontato, ed il lettore rimane fino alla fine con il fiato sospeso..
Il tatuatore
Michela Giani - 14/09/2015 14:54
5/
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Questo libro mi è piaciuto molto perchè lo scrittore va sempre dritto al sodo senza perdersi in descrizioni lunghe e superflue, mentre invece si concentra nella descrizione dettagliata della scena del crimine; in questo modo il lettore è come se venissie risucchiato e non può fare a meno di delineare nella propria mente l'immagine del corpo straziato delle vittime, ... agghiacciante! Trama originale, dove nulla è scontato, un libro con un ritmo serrato, quindi difficile staccarsi quando lo si inizia a leggere. Secondo me è esattamente quello che ci si aspetta da un Thriller con la "T" maiuscola. Il finale non ha nulla di scontato, ed il lettore rimane fino alla fine con il fiato sospeso..
Il tatuatore
Gelateria Italiana - 13/08/2015 13:28
5/
5
E' un Thriller nel vero senso della parola:
molto dettagliato nella descrizione di avvenimenti,scene,gesti ed emozioni
macabro in alcune circostanze (altrimenti che Thriller sarebbe?
SENSAZIONALE : é l'aggettivo giusto che mi sento di attribuire...denso di colpi di scena e di circostanze "inaspettate"
Chi ha deciso di attribuire a Simone Turri e Daniela Mecca l'appellativo di
"Coppia del brivido",ci ha visto lontano e molto bene
Complimenti per la stesura del libro,per il linguaggio...per la trama (fantastica,oserei dire) e complimenti per aver saputo trasmettere quel "noir" che ogni lettore di Thriller si aspetta
Lo consiglio...agli appassionati
Il tatuatore
mighelin - 29/07/2015 12:32
5/
5
La capacità di descrizione è fenomenale. Gli autori sono in grado di descrivere oggetti, persone e luoghi in modo accurato e dettagliato, quasi come se il lettore fosse parte integrante del romanzo e riesca a vedere con chiarezza quello che sta leggendo. I particolari e i dettagli sono il loro forte, specie per quanto riguarda la descrizione psicologica dei personaggi. Il ruolo del narratore onniscente è altrettanto ottimo, permette di avere una visione totale e impeccabile riguardo a tutto ciò che avviene nel romanzo. Questo romanzo ha tenuto il fiato sospeso fino all'ultimo capitolo, dove si è perfettamente compreso chi fosse il colpevole, e questa è una delle cose che più mi piacciono sia a livello di scrittura, sia a livello cinematografico. Hanno dato modo al lettore di poter "indagare" assieme ai protagonisti e, quindi, renderli partecipi di ogni evento presente nel testo. Colpo di scena sul colpevole, avrei detto fosse stato un altro, quindi mi ha sorpreso molto. Assolutamente da trasporre a livello cinematografico. Questo romanzo ha i tratti caratteristici di "Saw - L'enigmista" sia per quanto riguarda la psiche del colpevole, nonchè assassino, sia per quanto riguarda la dinamica efferata delle torture, quindi mi piacerebbe che James Wan, produttore/sceneggiatore di Saw e di alcuni tra i più importanti film horror, avesse l'occasione di leggere questo libro. Mi piacerebbe che un altro grande del cinema, nonchè grande produttore hollywoodiano, JJ Abrams, leggesse questo libro, perchè tutti i flashback presenti in quest'ultimo fanno tornare alla mente "Lost": flashback molto dettagliati, che vanno e vengono nella mente dei protagonisti, facendo sì che vi sia un'andirivieni continuo tra passato e presente utile a capire le azioni e la psiche dei personaggi. Sono convinta che non sia finita qui: il finale che ti lascia l'amaro in bocca (inteso come finale aperto) è sempre uno dei migliori.
Michela Giani - 23/09/2015 18:13
Michela Giani - 14/09/2015 14:54
Gelateria Italiana - 13/08/2015 13:28
mighelin - 29/07/2015 12:32