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Sicilia, 412 a.C.: comincia il duello infinito fra un uomo e una superpotenza. L'uomo è Dionisio di Siracusa. La superpotenza Cartagine, signora dei mari e megalopoli mercantile. Dionisio, poco più che ventenne, combattente intrepido dell'esercito siracusano, è costretto ad assistere allo spaventoso massacro di Selinunte, splendida città greca al confine con la provincia cartaginese. Lo sdegno e la rabbia alimentano in lui tre ferree convinzioni: le democrazie sono inefficienti, i cartaginesi sono i mortali nemici dell'ellenismo e devono essere sradicati dalla Sicilia; l'unico uomo in grado di condurre a termine una tale impresa è lui stesso.
Inizia così l'avventura di un uomo che costituì il più grande esercito dell'antichità ed edificò in pochi mesi la più ampia cinta muraria mai vista. Ma anche di un uomo che fu drammaturgo e statista, pieno di passioni e con una personalità energica e controversa.
Ecco una storia che aspettava solo di essere raccontata. E nessuno poteva farlo meglio di Valerio Massimo Manfredi che regala ai suoi lettori un protagonista memorabile.

Dettagli down

Generi Gialli Noir e Avventura » Romanzi storici , Romanzi e Letterature » Narrativa d'ambientazione storica

Editore Mondadori

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 07/10/2010

Lingua Italiano

EAN-13 9788852010651

1 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Il tiranno alessandro356

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voto 4 su 5 È una delle opere migliori dellautore, estremamente appassionante e interessante. Risulta affascinante fin dallinizio, in particolare perché mette in luce un periodo e degli eventi per nulla o quasi per nulla considerati nelle scuole. Lambientazione siciliana è particolarmente affascinante e ricca di attrattive. Nel corso della trama vediamo le sue città più importanti, conosciamo le realtà di Siracusa, Agrigento, dei cartaginesi, degli antichi popoli indigeni, perfino della vicina Magna Grecia. E viene messo in evidenza anche il rapporto con la Grecia stessa. Emerge così un bel quadro dellepoca, dove lautore mette in risalto la crescente minaccia della potenza cartaginese, contrapposta alla debolezza delle democrazie greche. Le differenze tra le città greche della madre patria e quelle delle colonie, larroganza delle prime a dispetto della loro inferiorità in grandezza e ricchezze. Ho adorato Dionisio. La sua è una figura affascinante, grandiosa e purtroppo ben poco conosciuta e considerata. E se da una parte è lodevole il lavoro fatto tra queste pagine, dallaltra però si ha limpressione che la sua storia sia trattata in modo troppo sbrigativo. Le guerre e le battaglie, le riforme che resero la sua polis tra le più potenti... tutto sembra tagliare corto. Inoltre i presupposti sul figlio, Dionisio il Giovane, non sono molto corretti. Infine, sebbene è vero che Dionisio arruolò molti mercenari celti e strinse buoni rapporti con loro, parlarne come se fossero quasi sconosciti è unesagerazione. Nel complesso direi tra quattro e cinque stelle.

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