Dall'analisi dei dati raccolti si ha la sensazione che la figura del sociologo rimanga indistinta, subalterna, in qualche caso inutile se non addirittura considerata ingombrante dall'istituzione che l'accoglie. L'autrice, nel presentare i risultati di una ricerca svolta sugli iscritti e sui laureati in Sociologia, intende dare un contributo alla definizione del contenuto e del ruolo della sociologia nell'attuale momento italiano e, allo stesso tempo, riaprire il dibattito sulle polemiche e sulle direzioni dei cambiamenti in atto nel campo della formazione e delle professioni.