"La poesia è libera espressione di gioie e dolori, silenzi e rumori dell'animo umano e del mondo. La poesia non è prosa, ma a volte può mescolarsi ad essa senza mai perdere il ritmo dell'anima. La poesia è ribellione, denuncia, musica e ricordo. Questa è la mia idea di poesia. E l'aforisma? L'aforisma è quasi sempre il resoconto estremo di esperienze, impressioni e riflessioni. L'aforisma è sintesi improvvisa. Fulmine. L'aforisma non è poesia, ma può esserle musa. Questa è la mia idea di aforisma. Ecco perché scrivo."
Ho acquistato nel 2013 il suo primo libro attratta dal titolo sicuramente non convenzionale e ho atteso con infinito piacere l'uscita di questa seconda raccolta che scorrendo non lascia di certo indifferenti, sia per l'originalità dei titoli sia per le metafore suggestive e singolari in grado di destare stupore e trasmettere vibrazioni che ci trasportano in un mondo dove emozioni e genuini sentimenti scuotono, ingentiliscono, appagano e tonificano anche i cuori più aridi.
Già, perché Claudia Magnasco è un'autentica artigiana del verso e una vera maestra dell'aforisma nel quale si rivela grande osservatrice delle cose del mondo che riesce a raccontare in un concentrato piacevole, anche se a volte pungente ma pur sempre con una visione obiettiva della realtà: non festaiola ma nemmeno triste.
Leggere i suoi versi e le sue perle di saggezza mi ha permesso di varcare il suo mondo interiore e di liberare la mia fantasia al punto che per alcune poesie mi sembra di sfogliare un album le cui immagini sono di così rara bellezza da renderne difficile la scelta. Altre pare ti conducano in un bosco magico dove s'incrociano vari sentieri e, mentre ti chiedi quale imboccare, all'improvviso alzi lo sguardo e ti arresti a contemplare i magnifici origami creati dai raggi di luce tra gli alberi.
Consiglio vivamente questa raccolta di poesie dove l'autrice, grazie all'abilità del suo dialogare poetico, trova la forza di sconfiggere la tristezza e di elevarsi oltre le contraddizioni delle passioni e della quotidianità.
In solita solitudine
Francesca Resch - 16/06/2015 18:26
3/
5
"In solita solitudine" già il titolo è originale ed invoglia a tuffarsi subito nelle pagine. Detto fatto. Letto tutto d'un fiato come una bibita fresca d'estate. Claudia sa utilizzare le parole con maestria: emoziona, attraversa, schiaffeggia, accarezza, suggestiona...Mi riesce difficile darne un contorno e una definizione, perché i suoi versi volano liberi senza confini ed è bello lasciarsi andare e percepirne il senso ad un livello più sottile e intimo. Nutrimento per mente e anima, come frutta maturata al sole, colta nel pieno dell'estate e assaporata ad occhi chiusi
In solita solitudine
Maria Assunta Mongiardo - 13/06/2015 22:58
5/
5
Ho acquistato nel 2013 il suo primo libro attratta dal titolo sicuramente non convenzionale e ho atteso con infinito piacere l'uscita di questa seconda raccolta che scorrendo non lascia di certo indifferenti, sia per l'originalità dei titoli sia per le metafore suggestive e singolari in grado di destare stupore e trasmettere vibrazioni che ci trasportano in un mondo dove emozioni e genuini sentimenti scuotono, ingentiliscono, appagano e tonificano anche i cuori più aridi.
Già, perché Claudia Magnasco è un'autentica artigiana del verso e una vera maestra dell'aforisma nel quale si rivela grande osservatrice delle cose del mondo che riesce a raccontare in un concentrato piacevole, anche se a volte pungente ma pur sempre con una visione obiettiva della realtà: non festaiola ma nemmeno triste.
Leggere i suoi versi e le sue perle di saggezza mi ha permesso di varcare il suo mondo interiore e di liberare la mia fantasia al punto che per alcune poesie mi sembra di sfogliare un album le cui immagini sono di così rara bellezza da renderne difficile la scelta. Altre pare ti conducano in un bosco magico dove s'incrociano vari sentieri e, mentre ti chiedi quale imboccare, all'improvviso alzi lo sguardo e ti arresti a contemplare i magnifici origami creati dai raggi di luce tra gli alberi.
Mi piace rammentare in Contienimi e scaldami il mio intimo taciturno acquietarsi dentro te, inverso intarsio di te, oppure in Dito di luce lo sfogliare l'angolo di una stagione prolissa in tempo per rinascere, o ancora in Le grida il vento nuovo capace di sbrogliare i grovigli della mente dell'uomo prepotente.
Vorrei poter ricordarvi tutte le gemme che impreziosiscono la sua poesia, ma concedetemene almeno ancora una: La pioggia ciarliera e sfacciata ammutolisce i miei sensi scandendo l'asciutto intervallo.
Consiglio vivamente questo libro dove l'autrice, grazie all'abilità del suo dialogare poetico, trova la forza di sconfiggere la tristezza e di elevarsi oltre le contraddizioni delle passioni e della quotidianità.
In solita solitudine
Rita Licenziato - 13/06/2015 16:36
3/
5
Difficile catalogare ed etichettare la lirica di Claudia Magnasco, che, come afferma lei stessa, può essere interpretata come prosa poetica o poesia prosastica. Questa divisione quasi inesistente rende la produzione dellautrice molto originale, ed anche quando prende il sopravvento la prosa, il testo non perde mai di ritmo musicale. Il fiore allocchiello sono le metafore, somiglianti spesso ad autentiche coltellate che lautrice infligge contro nemici della società, gli egoisti, i prepotenti, ma anche verso i tormenti di unanima che non si placa a ricercare il senso della vita. Tutta questa ricerca esplode in alta poesia, con momenti di ironia ed autoironia. Da questa speciale ironia nascono i famosi aforismi, che nulla mai hanno di scontato; il lettore si trova così nella strana condizione di dialogare con lautore, e quando questo avviene possiamo affermare che la poesia ha assolto perfettamente il suo compito di comunicazione universale
In solita solitudine
annasecchi72gmailcom - 11/06/2015 17:57
5/
5
Dopo il successo di SensibilMente Claudia Magnasco torna a sorprenderci con il suo nuovo libro In solita solitudine. Una raccolta di poesie e aforismi che travolge come una valanga inarrestabile.
I suoi versi, di carne e sangue, emozionano e graffiano penetrando nel cuore e nella mente. Con le sue parole, vive e appassionate, lautrice riesce a trasmettere i suoi sentimenti e suoi stati danimo con forza e autenticità, creando con il lettore un forte legame empatico.
Oltre alle meravigliose poesie damore, mai banali e scontate, che raccontano la nascita, la morte e la rinascita di questo sentimento, vi sono le poesie sociali figlie del suo intimo sentire e percepire la vita in tutti i suoi risvolti. Molto belli e acuti anche gli aforismi che offrono numerosi spunti di riflessione.
In altre parole, un libro da non perdere!
Maria Assunta Mongiardo - 23/06/2015 23:02
Francesca Resch - 16/06/2015 18:26
Maria Assunta Mongiardo - 13/06/2015 22:58
Rita Licenziato - 13/06/2015 16:36
annasecchi72gmailcom - 11/06/2015 17:57