Roberto è un giovane studente universitario di stanza a Roma, amante della letteratura, che ha scelto come suo percorso di studi, e della cultura contemporanea giapponese; non è dunque strano che passi le sue giornate alternando alle pagine einaudiane di Calvino quelle più colorate dei manga che pure tanto ama. Quello che non è normale, e che il protagonista già sa, ma con una consapevolezza solo superficiale, è che Roberto è un hikikomori. Ma che cosa è, anzi chi è un hikikomori? Prima di tutto una presa di coscienza, poi il coraggio di tradurre questa parola nelle sintomatologie e nei traumi che ne sono alla base. Sempre - prima, durante e dopo - una casa: dalla quale cercare di uscire, per ricominciare a vivere.