Dàndolos in questo romanzo allestisce un affresco storicamente documentato su uno dei periodi più tormentati e affascinanti della storia del potere europeo. A scrivere è lo stesso imperatore, noto ai posteri come la quintessenza della forza che si trasforma in arbitrio e in crudeltà, ma amato quant'altri mai dal popolo romano. Dàndolos, ricostruendo la figura controversa di Nerone, facendo parlare in prima persona il chiacchierato sovrano-artista, ne svela la natura sensibile, gli ideali supremi dispersi nella marea della storia, i lati oscuri e demagogici, l'amore per l'Ellade. E parla di noi, della concezione moderna del potere, delle sue figurazioni, delle sue aberrazioni, dei mutamenti che ha subito e delle caratteristiche che lo contraddistinguono.