Come nella migliore tradizione di reportage letterario, o romanzo documentario, Nazzaro solleva un velo sull'inferno criminale che abita qui vicino, spostando l'obiettivo sulle realtà di cui nessuno parla e restituendo al lettore una "camorra quotidiana", fatta di piccoli drammi, esecuzioni silenziose, microscopiche miserie. C'è un'altra Italia che vive sul confine tra la provincia di Caserta e Napoli. Posti come Mondragone, Castelvolturno, Arzano, Villa Literno, Aversa, Frattamaggiore. Un mondo a stento registrato dai media che se ne accorgono solo quando ci scappa un morto di troppo. Un mondo fatto di gente che ogni mattina riprende a lottare per la propria dignità senza alcuna garanzia di farcela e un mondo di gente che ha dichiarato guerra al mondo degli altri. E tra questi mondi allignano i racconti di Sergio Nazzaro, un giornalista scomodo. Nazzaro affonda le mani in una realtà fatta di sfruttamento, dolore, disoccupazione, morte, violenza, sottosviluppo. Il suo sguardo registra le piccole cose delle grandi tragedie che nessuno vuole vedere.