Nisargadatta Maharaj non era un uomo istruito. Non faceva riferimento a nessuna autorità, citava raramente i testi, non faceva sfoggio di erudizione; l¿abbagliante ricchezza dell¿eredità spirituale e di pensiero dell¿India era come implicita in lui. La sua vita, come il suo insegnamento, era all¿insegna della semplicità e dell¿umiltà. Non proponeva un sistema, una teologia, una psicologia, o una filosofia. Eppure, vedeva con disarmante lucidità negli altri e in se stesso. Vedeva quindi nell¿essenza della realtà. Questo libro contiene il suo insegnamento.
Davvero molto bello. Certo va letto lentamente, però il testo aiuta perché i capitoli - ovvero i "frammenti" di conversazioni" sono molto brevi, 4-5 pagine al massimo, quindi se ne può leggere uno al giorno senza troppe difficoltà. I concetti sono sempre gli stessi, unici, fondamentali. Un libro che senz'altro porta a riflettere profondamente. Consigliato a chi ricerca un significato della propria vita al di là del mondo materiale.
Io sono quello. Conversazioni con il maestro
fernando Garcia - 20/07/2002 13:21
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Questo è tra i migliori della letteratura del non dualismo (advaita vedanta). Qui si parla dall'esperienza diretta, non da teorie. Se state alla ricerca di qualcosa di genuino, originale e veramente profondo, questo non ve lo dovete far sfuggire.
Io sono quello. Conversazioni con il maestro
Claudio - 01/03/2002 22:45
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Con una semplicità disarmante, quasi infantile, conduce il lettore alla visione di un mondo libero da preconcetti, giungendo fino al nocciolo duro del nostro credo più radicato: quello di essere un corpo ed una mente separato e distinto dagli altri e dal mondo. La vita assume un significato completamente nuovo dove non c'è posto per la paura.
Mirko Chiarabaglio - 29/01/2022 21:26
fernando Garcia - 20/07/2002 13:21
Claudio - 01/03/2002 22:45