Questi cinquanta racconti non sono cinquanta racconti. Sono altrettante finestre aperte sulle straordinarie, infinite, patafisiche possibilità della mente umana di muoversi in direzioni non sempre immaginabili per altre menti. Jack è cattivo ci regala narrazioni brevi, distillate e potenti, ma soprattutto ci impedisce di restare nella nostra tiepida convinzione che se è psichiatria non ci riguarda. Ci riguarda eccome, nella comune, eterna lotta degli umani per esserci, per essere qualcosa.