Nella silloge della poetessa Miriam Matricardi il verso libero si lancia in concentrate stanze, pure e chiare come la luce che non trattiene l'oscurità. Modella le sue stanze poetiche con un calore interiore che esonda in un torrente pieno di sentimenti. Analizza la sua emotività, elaborandola in una dichiarata intensità e linearità geometrica, assecondando il diritto della ragione sull'emozione e viceversa.