Settembre 1356, la guerra dei Cent'anni infuria in Europa. In Francia l'esercito inglese, guidato da Edoardo di Woodstock, il Principe nero, semina ovunque il terrore, con lo scopo di costringere il sovrano francese a mettere in campo il proprio esercito: le città sono assediate, i campi bruciano e non esiste un solo luogo sicuro. E i francesi, insieme ai loro alleati scozzesi, sono pronti a dare battaglia. Dopo un primo attacco vincente, gli inglesi si ritrovano in inferiorità numerica, intrappolati vicino alla cittadina di Poitiers. Thomas di Hookton, valoroso arciere inglese che ha già combattuto nella battaglia di Crécy, riceve l'ordine di trovare la Malice, la mitica spada di San Pietro, che secondo la leggenda sarebbe in grado di assicurare la vittoria al suo possessore, decidendo così delle sorti della cristianità. Ma anche i francesi sono alla ricerca dell'epica reliquia e Thomas di Hookton, alla guida di un gruppo di mercenari, si trova ad affrontare un vortice di violenza e tradimenti, sperando di portare a termine la sua disperata missione prima che sia troppo tardi...
Bernard Cornwell nasce a Londra il 23 febbraio 1944 ed è stato uno scrittore di programmi televisivi di successo della BBC poi passato alla letteratura, divenendo uno dei più grandi produttori di romanzi storici e di avventura.
Il padre di Cornwell era un pilota dell'aeronautica canadese mentre la madre era un membro della Women's Auxiliary Air Force. Fu adottato dalla famiglia Wiggins ma dopo la morte del padre adottivo decise di riprendere il cognome della propria madre naturale: Cornwell. È riuscito a incontrare il padre naturale solamente nel
Questo libro mi è giunto completamente inaspettato ma estremamente gradito. Non è propriamente allaltezza della trilogia originale, però è sicuramente molto bello, coinvolgente e mai pesante.
Ho sempre sperato che prima o poi Cornwell dedicasse un romanzo alla Battaglia di Poitiers, una battaglia che ha ben poco da invidiare a quelle di Crecy e Azincourt, e come queste ottimamente ricostruita dallautore. Tuttavia sarebbe stato meglio se si fosse concentrato sui fatti storici, sulla battaglia, come in Larciere di Azincourt; in verità tutta la storia sulla nuova reliquia da cercare mi è sembrata... buttata lì, superflua, anche se intrigante per certi versi.
Come altri libri dellautore anche questo è ricolmo di molti personaggi approfonditi e interessanti, come Roland de Verrec. Mentre tra le vecchie conoscenze spicca il molto maturato e cresciuto Thomas. Sebbene compaiano brevemente e siano rappresentati come molto diversi mi sono rimasti particolarmente impressi il Delfino di Francia (futuro Re Carlo V) e Edoardo il Principe Nero, già notato in Larciere del Re assieme al padre.
La copertina italiana è completamente fuori luogo. Che senso ha un arciere a cavallo? Non erano usati in Europa, soprattutto ai tempi della Guerra dei CentAnni. Non si può neanche accusare lautore, nel corso della trama non sincontra mai qualcuno che scocca da cavallo.
L'eroe di Poitiers
fabioresti - 14/12/2015 20:57
3/
5
Buon romanzo di Cornwell, personalmente avrei preferito un maggior sviluppo della storia e qualche idea in più sulla trama. Si legge velocemente proprio per questo.
L'eroe di Poitiers
luciana vitrugno - 18/09/2014 23:10
3/
5
Sarò piuttosto severa nel giudicare questo libero in quanto le aspettative erano davvero alte: perchè Cornwell è uno dei miei scrittori preferiti, perchè la trilogia che lo precede è tra le più belle mai lette, perchè Thomas di Hookton è uno dei protagonisti più amati di sempre. Ebbene, fondamentalmente è tutta premessa con una conclusione poco cruenta, piuttosto frettolosa e senza alcun colpo di scena. Se fosse stato scritto da un esordiente sarebbe stato carino, ma Cornwell ci ha abituati a ben altro.
Alessandro - 05/05/2018 16:13
fabioresti - 14/12/2015 20:57
luciana vitrugno - 18/09/2014 23:10