I giovani non sono sempre esistiti. Al contrario: sono stati inventati. In America e in Europa, a cavallo tra Ottocento e Novecento, un nuovo attore sociale e un nuovo stile di vita si sono fatti strada in modo prepotente fino a rivoluzionare il costume e la società. Jon Savage racconta questa rivoluzione in un libro che parte dai sogni di ribellione della generazione romantica e attraversa due secoli di fermenti e tormenti, entusiasmi e angosce: Peter Pan e il mito dell'eterna giovinezza, la fondazione dei boy scout, lo shock della Prima guerra mondiale, lo sviluppo di una psicologia dell'adolescenza, la militarizzazione della gioventù nella Germania hitleriana e nell'Italia fascista, la diffusione di nuovi stili musicali dal ragtime allo swing al rock'n'roll, la nascita della pubblicità e di un mercato pronto a sfruttare economicamente i nuovi gusti e la nuova cultura di massa. Fino alla consacrazione definitiva, quando nel giugno 1945 - poche settimane prima dello scoppio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki - il "New York Times" annuncia trionfante che "i teenager sono un'invenzione americana". Da quel momento in poi il mondo non sarà più lo stesso. Il futuro sarà dei teenager.
La nostra recensione
Che sia vista dagli adulti oppure dai ragazzi l'adolescenza è sempre un età decisiva, ricca
di luci e ombre. Nella nuova Connessione Adolescenti e altri disastri tanti consigli, per i
grandi come per i piccoli, per passarla il più liscia possibile e saperne affrontare le
problematiche. In primo piano "L'invenzione dei giovani" di Jon Savage, un libro di storia
avvincente come un romanzo che spiega come "i giovani non sono sempre esistiti. Al
contrario: sono stati inventati".
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