Il romanzo si ambienta in America, a metà Ottocento, durante la guerra di Secessione. Cinque prigionieri dei sudisti riescono a fuggire su una mongolfiera ma, colti da un uragano, riescono ad atterrare su un'isola deserta dell'Oceano Pacifico. Ognuno mette a disposizione le proprie conoscenze e attitudini per rendere possibile il migliore tipo di sopravvivenza sull'isola. All'arrivo dei pirati i cinque uomini vengono salvati dal Capitano Nemo al comando del suo Nautilus. Sarà lui che permetterà il ritorno in patria dei naufraghi.
È un libro d'altri tempi, ricco d''avventure in una natura incontaminata e selvaggia.
Sono rimasto compiaciuto dall'amicizia dalla lealtà che permeano l'intero romanzo.
L'ingegnere è un personaggio magnifico, eroe della scienza e del ragionamento del quale difficilmente mi scorderò per gli anni a venire. È lui che dovrebbe essere un simbolo da seguire per i giovani, altro che le solite scabrose e anti culturali trasmissioni di cui essi sempre più spesso tendono a rimpinzarsi (vedi G.F.). Grande è anche il personaggio del marinaio che rappresenta la gioia di vivere, la spensieratezza e il riconoscimento alla natura di provvedere ad ogni esigenza.
Non mi sono mai annoiato in questa lettura, tant'è che Verne è abilissimo a introdurre sempre nuove variabili per animarne la trama.
Prima di leggere questo libro consiglio di leggere ''Ventimila leghe sotto i mari'' altrimenti non si assapora in pieno il ''mistero'' dell'isola.
Leggendo l'edizione integrale direi che non è un libro proprio per ragazzini da 10 anni come consigliano i siti o certi bibliotecari... Dico questo perché difficilmente una mente non preparata riuscirebbe ad apprezzare gli sforzi per fabbricare le varie attrezzature. Penso che un ragazzo delle scuole superiori, magari a indirizzo scientifico lo apprezzerebbe sicuramente di più.
Michele - 28/07/2008 18:07