Luglio 1943. Pietro e i suoi tre migliori amici vedono le loro vite intrecciarsi con un'operazione segreta disposta da Mussolini nei giorni della sua caduta, causa la riunione del Gran Consiglio del Fascismo. Quel giorno Pietro e altri muratori sono sequestrati da uomini della Milizia, arrivati a Luino da Roma, e costretti a lavorare in segreto fino a notte in due tunnel sotterranei, per nascondere dei beni misteriosi. La notte si conclude tragicamente.
Aprile 2013. Elisa Grassi, giovane commissario capo, deve correre in Piazza San Babila a Milano, in piena notte. È stato violato il caveau di una banca da alcuni scassinatori, che non sono riusciti a concludere il colpo prima di fuggire. Elisa risolve il caso in poche ore, ma l'esame dei beni ritrovati nel caveau la conduce su una pista più interessante e pericolosa, tanto da portarla a svolgere una serie di frenetiche indagini fra Roma e Lugano. Sfugge a un attentato, incontra un grande amore e conosce una donna speciale. È lei a rivelare la storia di una barra d'oro da 400 once: una vicenda che alla fine conduce il commissario in un tunnel della Linea Cadorna, dove tutto era iniziato 70 anni prima, per salvare la vita a un uomo appena conosciuto, ma che ama profondamente.
La storia comincia nel 1943 e si interrompe bruscamente con molte incertezze, per riprendere solo nel 2013 con nuovi personaggi che hanno il compito di svelare cosa sia realmente successo: la trama è complessa e intrecciata con diverse ambientazioni e situazioni collegate a eventi storici del fascismo; ci sono colpi di scena che coinvolgono il lettore e lo invogliano ad arrivare alle ultime pagine dove finalmente si conclude tutto. Lo stile è decisamente degno di nota e, nonostante sia abbastanza sintetico, ha unottima capacità espressiva attraverso parole mirate e precise; curati i discorsi diretti e gli stati danimo dei personaggi, verosimili e interessanti. Davvero un ottimo giallo.
ettore.leandri - 02/06/2018 09:19