E guerra. E stavolta, per l'Egitto, potrebbe essere l'ultima, sanguinosa battaglia prima della sconfitta. Perfino Taita, che nella sua lunga e tumultuosa vita ha attraversato vicende avverse e impensabili rovesciamenti di fronte, ora che è generale dell'esercito reale teme di veder crollare tutto ciò che ha costruito... Ma la vera minaccia è ancora in agguato, e si nasconde proprio in seno alla famiglia reale. Perché l'ultimo faraone potrebbe davvero causare la fine di un impero...
Qual è l'età giusta per andare in pensione? Non so quale sia in Sud Africa, dove vive mr. Smith, ma 84 anni direi che sono più che sufficienti.
Tuttavia la pervicacia con cui il grande scrittore africano continua a sfornare romanzi sarebbe encomiabile se non fosse che cade nel ridicolo. Se non nello squallido.
La serie sull'antico Egitto annovera numerosi capolavori, ma gli ultimi due volumi (tra cui questo) sono illeggibili. Il protagonista di questa ultraventennale saga è Taita, lo schiavo eunuco diventato generale. Egli deve fronteggiare la minaccia degli Hyksos in una ultima disperata battaglia a difesa di Luxor, proprio quando il faraone Tumose giace morente colpito da una freccia nemica.
Ma il peggior nemico è il nuovo faraone Utteric, figlio di Tumose, che, temendo l'influenza di Taita, lo fa imprigionare come traditore.
Taita, da grande personaggio che nei romanzi precedenti ci ha regalato emozioni, cade anch'egli nel ridicolo. Innanzi tutto ha una età che non gli permetterebbe, nella realtà, di poter combattere e vincere ancora gli Hyksos. Inoltre i poteri sovrannaturali che utilizza sono un trucco squallido e facile con cui risolvere le situazioni.
Ma la ridicolaggine e la banalità colpiscono anche il soggetto e la trama, tanto esili quanto insulse.
Non da ultimo ricordo che nel terzo libro della saga Tumose moriva lasciando erede Nefer Memnon, unico suo figlio. Di Utteric e Rameses nessuna traccia.
Insomma, un pasticciaccio brutto di cui possiamo tranquillamente fare a meno. #lamiarecensione -
L'ultimo faraone
Roberta Cavallieri - 17/04/2017 20:21
5/
5
Appena finito! Ancora una volta mi ritrovo con il fiatone, il sorriso e la voglia di continuare a leggere. Temevo di dover assistere al tramonto di Taita ma... chiunque lo conosca sa che non potrà mai accadere. Wilbur al solito è scorrevole, preciso ed efficace. La storia ti riporta a casa, all'Egitto, al Nilo, alla favola sempre nuova. Non occorre aver partecipato alle vite precedenti del "vecchio" Taita per godere appieno di questa storia anche se ovviamente sarebbe consigliabile il recupero a posteriori. Ora ricomincia l'attesa: a presto e grazie. #lamiarecensione -
Enrico Ferraris - 04/05/2017 21:54
Roberta Cavallieri - 17/04/2017 20:21