Una grave crisi economica investe il mondo. Non è una delle tante: è l'ultima, quella definitiva. Finiscono per sempre soldi, lavoro e benessere. Solo un posto si è salvato: è la città dove vive il protagonista di questa storia. Qui un gruppo di ragazzi come lui, intuendo prima degli altri come sarebbe andata a finire, ha fondato una comunità basata su alcol e promiscuità, svuotata da ogni preoccupazione e progettualità. E' la nuova terra promessa per ex programmatori ed ex architetti, ex banchieri ed ex direttori marketing. Una vera e propria ondata migratoria alla rovescia con fenomeni di razzismo e discriminazione. Anche Jenny è una "appena arrivata", ma è diversa: non è la solita emarginata, depressa e bisognosa di calore umano. Jenny sembra viva in città da sempre; anche per questo il protagonista non può togliersela dalla testa. Inizia così una storia d'amore assurda, fatta di bugie e voglia di cambiamento, differenze culturali e sintomi di una nevrosi collettiva che ci riguarda tutti e da cui appare impossibile uscire indenni. L'unico che sembra farcela è un uomo pitturato d'argento. Sta seduto su una panchina al centro della città e, da anni, non fa assolutamente niente. In uno scenario futuristico, dipinto a tinte cupe, trionfano l'opportunismo e il disimpegno. Una visione acuta, divertente e terrificante del dolore, della fine del lavoro e del mondo.