Catania. Nella grotta di un fiume sotterraneo usata come saletta da un locale molto noto viene ritrovato il cadavere di un uomo. Una brutta faccenda su cui dovrà fare luce il vicequestore Vanina Guarrasi che, come se non bastasse, da qualche settimana è pure sotto scorta. Vincenzo La Barbera, professore di filosofia presso il liceo classico, era un tipo solitario, che usava come casa una vecchia barca a vela ormeggiata nel porto ed era amatissimo dagli studenti. Niente debiti, né legami con la malavita. Eppure qualcuno lo ha ucciso, lasciando il suo corpo nel letto dell'Amenano, un corso d'acqua che secoli fa un'eruzione dell'Etna ha ricoperto di lava e che ora scorre sotto il centro storico della città. Vanina Guarrasi - la cui esistenza si è complicata, casomai ce ne fosse bisogno, per via di una minaccia di morte giunta dalla mafia palermitana - prende in mano l'indagine. Di indizi, nemmeno l'ombra. Il mistero è assai complesso, e forse ha le sue radici nel passato ribelle della vittima. Per risolverlo, però, Vanina potrà contare ancora una volta sull'aiuto dell'impareggiabile commissario in pensione Biagio Patanè.
Cristina Cassar Scalia è una scrittrice italiana nata a Noto nel 1977. Vive ad Aci Castello in Sicilia, dove esercita la professione di medico oftalmologo
Esordisce nel mondo letterario nel 2014 con il romanzo La seconda estate, il quale è stato tradotto in Francia e insignito del Premio Capalbio Opera prima. Nel 2015 esce Le stanze dello scirocco, romanzo ambientato in Sicilia che segna l’inizio di una fortunata serie di volumi la cui cornice è proprio la bell’isola italiana.
Non cè indagine più difficile di quella in cui la vittima è un uomo stimato, irreprensibile professore di filosofia, che non ha una seconda vita, e il caso risulta ancor più complesso da risolvere qualora il funzionario di polizia a cui è affidato, cioè il vicequestore Vanina Guarrasi, non abbia piena libertà di movimento, in quanto assegnataria di una scorta dopo un avviso pervenutole di chiaro stampo mafioso; ma se può contare sulla sua affiatata squadra, sulla fiducia riposta in lei dai suoi superiori, sulla collaborazione del commissario in pensione Biagio Patané la cui esperienza e il cui fiuto sono di notevole aiuto, tuttavia i problemi familiari, come quello della diffidenza nei confronti del secondo marito di sua madre e quello affettivo che si trascina nellincertezza con il magistrato di Palermo Paolo Malfitano, appare evidente che lindispensabile tranquillità richiesta per condurre unindagine, peraltro particolarmente difficile, costituisca una pura chimera. Se è vero che agli inizi si brancola nel buio poco a poco tutto si schiarisce, operando con la pazienza dei certosini, con laffiatamento del gruppo, con le moderne tecnologie, ma ricorrendo anche allintuito. E così che una storia che pareva aver avuto origine tanti anni fa ha una sua spiegazione e che lomicidio di una brava persona viene risolto, per la gioia del lettore che fra tanti indizi viene condotto per mano alla scoperta del colpevole. E anche la minaccia mafiosa ha una sua conclusione, ovviamente nel migliore dei modi, così che abbiamo la certezza di poterci appassionare ad altri casi con il vicequestore Vannina Guarrasi e la sua sperimentata squadra. Lo stile come al solito è snello, i personaggi sono ben delineati, così come latmosfera; inoltre la trama, sebbene complessa, è logica seguendo un filo conduttore preciso e che non si spezza mai. La lettura è senzaltro piacevole e ovviamente è anche consigliata.
Renzo Montagnoli - 16/10/2022 11:19