L'architettura funeraria ha da sempre attratto il giovane Ulrich, un costante desiderio di trovarsi in prossimità di queste città dei morti lo spinge ad avventurarsi in cerca di nomi, fotografie, date, epigrafi per imprimere nel suo animo la memoria di quelle vite disperse. Da quando sua madre è mancata, la morte è divenuta per lui ossessione, continua ricerca della presenza del defunto, idealizzazione. Il suo progetto di tesi si relaziona all'intima necessità di trovare un canale di comunicazione con i trapassati, un congiungimento tra cielo e terra attraverso una nuova estetica del monumento funebre.