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Descrizione

Per i novant’anni di nonna Vera, tutta la famiglia si riunisce per festeggiare. Ci sono anche Nina e Ghili, rispettivamente figlia e nipote. L’occasione spinge Nina a chiedere a sua madre di raccontarle perché lei, giovane ebrea croata, si innamorò dell’ufficiale serbo Miloš, suo padre, e come mai, quando lo stesso Miloš negli anni Cinquanta fu arrestato dalla polizia politica jugoslava di Tito con l’accusa di essere una spia stalinista, scelse di seguirlo nel campo di rieducazione di Goli Otok, abbandonandola da piccola. Vuole scoprire l’origine di questo immenso dolore che l’attanaglia da sempre e che lei, di riflesso, ha riversato su sua figlia Ghili, costretta a sua volta a crescere senza madre. Tristi episodi di uno scomodo passato che ora va estirpato per seminare un nuovo futuro. «Con voce femminile, Grossman riflette l’immaginario e i sogni degli israeliani oggi». Robinson «Un nuovo, strabiliante romanzo di Grossman». Il Sole 24 Ore David Grossman, noto per il suo impegno in favore di una soluzione pacifica della questione palestinese, è uno dei più grandi narratori contemporanei. Capace come pochi di analizzare l’animo umano, è diventato un caso letterario nel 1988 con Vedi alla voce: amore.

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