LAMPI SULLA STORIA Solo per i Soci Bookclub. Scopri

Descrizione

Il museo olandese che rimuove le targhette dei quadri contenenti termini quali "negro¿ e "nano¿. Il sindacato degli studenti della Scuola di studi orientali e africani di Londra per cui i "filosofi bianchi¿ dovrebbero essere inseriti in programma "solo se necessario¿. I sostenitori della necessità di avvertire i potenziali lettori delle Baccanti di Euripide della "crudezza¿ del contenuto. Sono solo alcune delle storture derivanti da una rilettura del passato secondo le categorie del presente. Forte del rigore e della chiarezza che lo contraddistinguono, Paolo Mieli ci propone un viaggio avvincente dall’Atene di Socrate alle dittature del Novecento con l’obiettivo di sgomberare il campo da deformazioni, falsi miti e tesi preconfezionate. Perché solo se studiata con spirito critico e libero dai pregiudizi la storia è davvero maestra di vita.

Leggerlo perché
In un’epoca di fake news e memoria corta (e soprattutto storta), è una sanissima, indispensabile iniezione di lucidità di giudizio.

«Mieli ci fa capire che liberarsi dai pregiudizi storici non è un esercizio accademico ma una questione di vita o di morte».
La Stampa

«Una cura contro l’attuale patologia del senso storico».
Il Messaggero

Paolo Mieli, giornalista e storico, è stato all’«Espresso», poi alla «Repubblica» e alla «Stampa», che ha diretto dal 1990 al 1992. Dal 1992 al 1997 e dal 2004 al 2009 è stato direttore del «Corriere della Sera». Dal 2009 al 2016 è stato presidente di RCS Libri. Tra i suoi saggi ricordiamo Le storie, la storia (1999), Storia e politica (2001), La goccia cinese (2002), I conti con la storia (2013), L’arma della memoria (2015), In guerra con il passato (2016) e Il caos italiano (2017).

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