Questa fortunata opera di Severino Dianich è stata ripubblicata più volte dal 1975 ad oggi. L'autore ora vi ha posto mano riscrivendola totalmente, giudicando che la sua idea originaria poteva oggi risultare ancor più interessante, a partire dai suoi studi successivi, che sono venuti a confermarne il valore e ad arricchirla di nuove positive conseguenze. E l'idea che tutta la struttura della chiesa trovi la sua ragion d'essere nel semplice evento che le dà origine: un credente, grazie al dono divino della comunione, comunica la sua fede ad un interlocutore che lo accoglie, dando vita così ad una relazionalità nuova, fondata sulla fede. L'opera fu giudicata a suo tempo "uno strumento prezioso" per le scuole di teologia e per la catechesi di alto livello: "Il suo valore non è tanto nella mole delle pagine - scriveva Tullio Citrini - bensì nell'intelligente intreccio dei temi", per cui è "degna di essere definita geniale".