44 d.C. L'estate è alle porte e sono trascorsi ormai due anni da quando le legioni romane hanno intrapreso la difficile e sanguinosa campagna contro le selvagge tribù britanne.
Ora il comandante, il generale Plauzio, ha ricevuto dall'imperatore Claudio, tramite il suo temibile liberto Narciso, l'ordine di annientare una volta per tutte l'orda dei nativi guidati dall'irriducibile re Carataco. Alla II Legione, guidata dal futuro imperatore Vespasiano e di cui fanno parte i centurioni Macrone e Catone, è affidato il delicato compito di attirare il sovrano ribelle in una trappola. Ma proprio nel momento decisivo il centurione Massimo perde il controllo e i Britanni riescono a fuggire. Indignato dall'insuccesso della missione, Plauzio ordina che l'unità responsabile dell'insuccesso venga decimata. L'unica alternativa per i condannati è dunque darsi alla fuga. Inseguiti dal loro stesso esercito e dai barbari nemici, i fuggitivi, guidati da Catone, dovranno ricorrere a un rischioso stratagemma per raggiungere la salvezza
Dall'autore del bestseller La legione il nuovo attesissimo romanzo di Simon Scarrow
Un'avvincente storia di eroismo sullo sfondo della conquista romana della Britannia
«L'azione è frenetica, la tensione altissima, i dettagli feroci. È storia al massimo grado.»
The Telegraph
Simon Scarrow
È nato in Nigeria. Dopo aver vissuto in molti Paesi si è stabilito in Inghilterra. Per anni si è diviso tra la scrittura, sua vera e irrinunciabile passione, e l'insegnamento. È un grande esperto di storia romana. Il centurione, il primo dei suoi romanzi storici pubblicato in Italia, è stato per mesi ai primi posti nelle classifiche inglesi. Macrone e Catone sono i protagonisti di Sotto l'aquila di Roma, Il gladiatore, Roma alla conquista del mondo, La spada di Roma, La legione, Roma o morte, Il pretoriano e La battaglia finale, tutti pubblicati dalla Newton Compton.
Non propriamente il migliore, a tratti l'ho trovato un po' pesante, ma comunque è una bella lettura. Leggere le battaglie di Scarrow è un piacere, che siano piccoli o grandi, che siano combattute con spade o moschetti, sono sempre incredibili. E ovviamente qui non fa eccezione. La conquista della Britannia era ed è una bella ambientazione, tra l'altro in questo capitolo c'è un fugace ma interessante incontro con Carataco in persona, tuttavia avendo letto i libri successivi e considerando il tutto è un bene che l'autore abbia fatto lasciare l'isola ai protagonisti, la storia altrimenti avrebbe rischiato d'impantanarsi e non sarebbe stata altrettanto ampia e straordinaria. Comincia a essere un po' forzata la questione dei patrizi che non danno il minimo valore alla vita dei plebei, che si limitano a usarli per poi gettarli via. Una visione giusta e allo stesso tempo sbagliata. Per la maggior parte di questi libri, in Italia sono stati scelti dei pessimi titoli. In questo caso particolare quello scelto è tutt'altro che azzeccato.
Alessandro - 14/04/2018 13:52