Cuore di questo romanzo è un edificio abbarbicato in cima a uno scoglio a picco sull'oceano: la "casa del sonno" del titolo. Nei primi anni Ottanta è un alloggio per studenti universitari. E' qui che si incontrano, si sfiorano o s'ignorano i destini dei personaggi.
Un libro che parla di cambiamenti fisici e mentali, sia delle persone che degli ambienti in cui è narrata la vicenda. Jonathan Coe decide di suddividere la storia in due fasi temporali dei protagonisti, i capitoli pari ambientati nella loro gioventù e i capitoli dispari quando ormai sono adulti e molte loro speranze giovanili sono scomparse.Un buon libro. Nessuno dice bugie nel sonno.
La casa del sonno
andrea cecere - 20/05/2013 21:16
1/
5
l'ho letto 2 anni fa e mi ha stupito l'intreccio delle storie e il passaggio temporale presente passato, il modo in cui gli stessi luoghi erano cambiati. il sonno come elemento di transizione tra il nuovo e il vecchio. il cambiamento è il vero tema del libro, la metamorfosi di luoghi ma soprattutto di personaggi, come quella incredibile del protagonista a cui si assite alla fine. ma non vi svelo niente. e quanto è forte l'amore e a cosa spinge, anche questo è un tema centrale.
il succo del libro sta nella straordinaria poesia finale, distillata goccia dopo goccia nel corso del libro. apparentemente astrusa, solo dopo aver letto il libro ne scoprirete il senso nella sua interezza.
bello bello
Daniele Rossi - 31/05/2013 11:05
andrea cecere - 20/05/2013 21:16