Trattato autobiografico pubblicato nel 1882 in una Russia particolarmente rigida dal punto di vista del pensiero religioso, fu immediatamente sequestrato perché ritenuto blasfemo. Soltanto due anni dopo venne divulgato liberamente, in Svizzera. Il testo è interessante perché Tolstoj in queste pagine nega in maniera assoluta i sacramenti e si scaglia apertamente contro la chiesa organizzata, ritenuta come il nemico numero uno del cristianesimo. Il grande scrittore russo ricorda il suo trascorso di cristiano ortodosso, ripudiato al momento di abbandonare l'università ed è questo il libro che divide nettamente l'opera del primo Tolstoj, quello di Anna Karenina, e quella del secondo Tolstoj, che sarebbe divenuto autore di libri come 'Resurrezione'. Ma l'autenticità di queste righe è testimoniata anche dall'intensità con la quale leggiamo una sorta di flusso di pensieri e sentimenti, in una sorta di lezione di comunicazione: qui Tolstoj ci ricorda che l'immediatezza e la sincerità di espressione non devono mai essere sacrificate sull'altare del desiderio di convincere a tutti i costi il lettore della correttezza dei propri pensieri.. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
Lev Nikolaevic Tolstoj nasce a Jasnaja Poljana, in Russia, il 9 settembre 1828 da una famiglia di tradizioni aristocratiche, appartenente alla vecchia nobiltà russa.
Questa condizione influenzerà tutta la sua esistenza: da un punto di vista positivo perché avrà opportunità che altri non avranno, ma anche da un punto di vista negativo perché lo distinguerà dagli altri letterati del suo tempo da cui si sentirà spesso escluso.
La madre morirà quando lui avrà solo due anni e dopo